I ricordi mi assalgono... forse stò invecchiando !
Sono sopravvissuto a tutti i miei cani, bastardini e di razza (così li definisce la società). Quando nella mia mente scorrono i loro nomi ( Willy I°, Dana, Bigo, Lilly, Fiocco di neve, Senza-nome, Willy II°) un velo di malinconia mi assale... perchè ognuno di loro è una storia sensibile a sè e per me.
Una storia per tutti.
Lilly era una Setter da caccia randagia (il "bastardo" l'aveva abbandonata perchè con l'età non vedeva tanto bene ed era un pò sorda anche se l'instinto della caccia non era offuscato). La vedevo da alcuni mesi gironzolare in campagna attorno a casa, ma sempre con discrezione (nel senso che, quando arrivavo in campagna, lei si allontanava e quindi pensavo che fosse di qualcuno della zona).
Ma non era così.
Un giorno di febbraio nevicò ed io mi recai in campagna a dar da mangiare ai miei cani Dana e Bigo. Con la macchina non riuscii a salire ed allora con il pentolone di pasta fumante percorsi a piedi i 300 metri che mi separavano da casa.
Appena aperto il cancello, scorsi Lilly che stranamente non si era allontanata e mi guardava. Mentre vuotavo la pasta nella scodella dei miei cani, la chiamai e misi della pasta in una scodella per lei. Esprimere a parola la scena sarebbe riduttiva: ad ogni boccone ingoiato senza masticare mi guardava come per dire un pasto caldo! Avevo una carcassa di una vecchia UNO vicino ad una pianta, dissi al cane Entra, questa è la tua cuccia. Lilly sembrò capirmi, si mise a cuccia nell'interno e dal quel giorno non mi ha più abbandonato: tanti passi facevo in campagna tanti ne faceva lei, anche quando lavoravo con il trattore perchè aveva imparato che con l'attrezzo mettevo allo scoperto le lucertole che lei afferrava per mangiarle.
La scena della morte di Lilly è stato ... un atto d'amore e di riconoscenza.
Lilly era una femmina, e, anche se vecchia, un giorno mi accorsi che era incinta e partorì in un posto che non conoscevo, lontano comunque da occhi indiscreti. Probabilmente l'età creò qualche complicazione infettiva, tant'è che un pomeriggio (dopo una decina di giorno dall'evento) la vidi arrivare con un cagnolino in bocca e me lo adagiò vicino ai piedi, poi con passo lento si avviò verso la ciotola dell'acqua.
Percorse qualche metro e stramazzò a terra.... E' una scena che non potrò mai dimenticare !

Questa pagina web è un atto dovuto ai miei amici cani.
Molto tempo fa, navignado "a vista" su internet, ho letto questa poesia dedicata al cane randagio: autrice la dr.ssa Anna Mazziotti. Era troppo bella per non conservarla ed oggi la dedico a tutti i cani randagi perchè... utopisticamente sia cancellata dal vocabolario questa definizione di «randagio», ma soprattutto non venga più adottato il gesto dell'abbandono.
La seconda parte di questa pagina web è un ipotetico diario di un cane che è diventato randagio per cattiveria umana. E' un bel racconto che vale la pena di leggere !!!

Preghiera del cane randagio

Con passo vacillante
e con il corpo stremato
giungo alla fine dei miei giorni.

Forse stasera morirò
e da sotto questa quercia
con l'ultimo respiro,  che mi resta in gola,
vorrei ringraziare il Signore
                 per il pane che mi ha fatto trovare
                 nella spazzatura,
                 per l'acqua che ha fatto scendere dal cielo
                 per dissetarmi,
                 per i sacrati delle chiese
                 dove ho potuto ripararmi.

Sì, Signore,
io sono uno di quelli
uno fra i tanti che non sa
                  cos'e' il calore di una cuccia,
                  il sapore di un osso,
                  la carezza di un padrone.

Conosco solo
                  il dolore dei calci sul dorso,
                  le sassate sulla fronte,
                  le gomme di quella macchina
                  che mi hanno spinto nel burrone.

Ricordo, poi
                  quella mano, grande, pesante,
                  che ancora cucciolo mi ha
                  abbandonato nella strada,
                  dove
                  vissi tutto il mio calvario.

Ho attraversato monti, boschi e paesi
nessuno mai mi ha tenuto con se',
nessuno, mai, mi ha dato un nome.
                   Dalla nascita ho sempre portato il tuo
                   "Cane".

Signore,
tante sono le cose che vorrei dirti;
ma...
il cuore ha rallentato il suo battito
e il respiro si affievola sempre più.

Perdonami! E ti supplico:
                   fa' che la mano dell'uomo
                   non abbandoni più
                   un cucciolo nella strada.

E' triste vivere da vagabondi,
e' penoso essere soli,
ed essere soprattutto semplicemente
                   solo un cane.

Abbracciami almeno tu
in quest'attimo.
Perche'?
Perche' anch'io ti appartengo!               

 

Anna Mazziotti (veterinaio)
da "Voci di canili", Edizioni Helicon  
            


Diario di un cane
(non so chi l'ha scritto, ma vale la pena di essere letto)

1° SETTIMANA
Oggi è una settimana che sono nato!!!
Che allegria…essere arrivato in questo
mondo!!

1° MESE
La mia mamma mi accudisce molto bene…
E’una madre esemplare!!

2° MESE
Oggi mi hanno separato dalla mia mamma…
Era molto inquieta e con i suoi
occhi mi ha detto “ADDIO”,
con la speranza che la mia nuova
“famiglia umana”
mi sappia accudire
come lei ha fatto con me!!!

4° MESE
Cresco rapidamente,
tutto richiama la mia attenzione…
Ci sono molti bambini in
questa casa che sono per me come dei
“fratellini”.
Sono molto gentili con me…
giochiamo insieme con una palla che mordo solo per gioco.

5° MESE
Oggi la mia padrona mi ha castigato,
si è molto arrabbiata perché ho fatto
“pipì” in casa…
ma nessuno mi ha mai detto dove poterla fare…!!!

6° MESE
Sono un cane felice.
Ho il calore di un focolare,
mi sento sicuro e protetto
Credo che la mia “famiglia umana”
mi ami molto!!
Quando loro sono a tavola
invitano anche me e
il cibo che mi danno lo
sotterro nel cortile
(visto che ne ho uno tutto per me)
come hanno sempre fatto
i miei antenati lupi.

12° MESE
Oggi compio 1 anno.
Sono un cane adulto e i miei padroni
dicono che sono
cresciuto di più di quello che speravano.
Devono essere molto orgogliosi di me!!

13° MESE
Oggi non sto molto bene.
Non sono per niente in forma.
Il mio “fratellino” ha preso e
tirato la mia palla,
e siccome nessuno può
toccare i suoi giocattoli
non vedo perché lui debba toccare il mio gioco…
così gli sono andato alle spalle e
l’ho morso!!!
I miei denti sono molto forti e
senza volere devo avergli fatto male!!
Dopo questo spavento mi hanno preso,
legato ad una catena che non mi
permette nemmeno di muovermi
o di poter prendere un po’ di sole!!
Mi hanno detto che sono un ingrato e
mi devono tenere sotto osservazione
(certamente mi vaccineranno).
Non riesco proprio a capire cosa stia succedendo,
o cosa abbia fatto di male!!

15° MESE
Tutto è cambiato,
ormai vivo prigioniero nel cortile
alla catena…
mi sento molto solo.
La mia “famiglia umana” non mi vuole più.
A volte si dimenticano che ho fame,
sete e quando piove non ho un tetto che
mi ripari.

16° MESE
Oggi mi hanno tolto la catena…
CHE BELLO!!!.
Che mi abbiano perdonato?!?
Sono tanto contento che salto dalla gioia e la mia coda sembra
la pala di un elicottero!!
Vedo l’auto…
mi porteranno a passeggio con loro!!
Ecco! Saliamo sull’auto…
Mah! Quanta strada…!!
Ci siamo fermati…
mi hanno aperto la portiera…
finalmente posso correre felice…
però non capisco come mai
abbiano richiuso la portiera e
siano ripartiti…
Speriamo che non si dimentichino di me!!!
Comincio a correre dietro l’auto…
ma dopo parecchia strada…
Non si fermano!!
Ho capito:
MI HANNO ABBANDONATO!!

17° MESE
Ho cercato, invano, la strada per tornare a casa,
ma ormai sono convinto di
averla persa!
Alcune persone di buon cuore mi guardano con tristezza
e mi danno qualcosa da mangiare.
Li ringrazio dal profondo dell’anima,
ma vorrei che mi adottassero…
sarei leale come nessun’altro…
Mi dicono solo “Povero cagnolino…
ti devi essere perso!!

18° MESE
L’altro giorno sono passato vicino ad una scuola e
ho visto tanti bambini,
molti ragazzi come i miei “fratellini”.
Mi sono avvicinato ad un gruppo di
loro e ridendo hanno cominciato
a tirarmi una pioggia di pietre
per vedere chi
avesse avuto la mira migliore.
Una di quelle pietre mi ha colpito in un occhio e
da quel momento non ci ho visto più.

19° MESE
Sembra quasi impossibile…
ma quando ero un bel cane le persone avevano
compassione di me…
Ora che sono debole con un aspetto poco
raccomandabile…
senza un occhio…
le persone mi prendono a calci e mi
lasciano nell’ombra.

20° MESE
Quasi non riesco più a muovermi …
Ho attraversato una strada dove
passavano delle auto e
una di queste mi ha investito.
Pensavo di essere in un
posto sicuro…
invece non posso dimenticare lo sguardo
di soddisfazione dell’autista.
Il dolore è terribile,
le mie zampe posteriori non rispondono più
e con difficoltà mi sono trascinato
in uno spiazzo dove c’è dell’erba
vicino al ciglio della strada.
Sono già 10 giorni che vivo nascosto ai raggi del sole…
senza cibo…
Non riesco a muovermi i miei unici compagni sono freddo, pioggia…
il dolore è insopportabile.
Mi sento molto male,
sono in un posto umido e
mi sembra perfino che il mio pelo stia cadendo!
Alcune persone mi passano vicino ma è come se non mi
vedessero…
altri per paura mi dicono “non ti avvicinare”
Sono quasi incosciente ….
Ma una forza strana mi fa aprire l’occhio…
Sento una voce dolce che mi fa reagire…
“Povero cagnolino… come sei ridotto!!”
Vedo l’ombra di una signora
accompagnata da un signore
che indossa abiti bianchi che comincia
a toccarmi e
rivolgendosi alla signora dice:
“Sono spiacente signora, ma
per questo cane non c’è rimedio,
la cosa migliore è che smetta di soffrire”…
Con gli occhi pieni di lacrime la signora molto gentile acconsentì…
Come ho potuto ho agitato la coda in segno di ringraziamento
per aiutarmi a riposare!
Sentii solo il pungere dell’iniezione e
mi addormentai per sempre,
pensando al perché nacqui se nessuno mi avesse voluto!!!


Se qualcuno si riconosce come autore di questo diario mi scriva.
Volete fare un regalo sensibile ?
Scaricate Preghiera del cane randagio e il Diario di un cane (sono in formato .doc). Stampateli separatamente su un bel foglio, incorniciatelo o semplicemente plastificatelo; quindi regalatelo ad amici e/o ad esercenti sensibili disposti ad esporli.
Un gesto d'amore (anche se non si ha un cane) e un debito culturale verso tutti i randagi !

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