3 OTTOBRE 1892:
il brigantino «Italia» naufraga a TRISTAN DA CUNHA
latitudine 37°06'sud - longitudine 12°17' ovest
superficie 41 kmq - diametro dell'isola circa 11 Km
6 membri dell'equipaggio sono di Grottammare:
1° - Giuseppe Novelli (cambusiere)
2° - Camillo Bruno (marinaio)
3° - Antonio Marconi (marinaio)
4° - Luigi Scartozzi (marinaio)
5° - Vincenzo Lauriana (mozzo)
6° - N.N. soprannominato "Ancona" (mozzo)
Nell'isola vi erano 53 abitanti. Il veliero "Italia", 1600 tonnellate di "peso lordo", era stato costruito a
Varazze il 1882. Fu sempre impiegato per rotte oceaniche.
Il gruppo di isole Tristan Da Cunha (le più lontane dalla terraferma, un primato da guinness) dista oltre 3000 km dal Sudafrica, da
dove partono annualmente 5/6 navi che portano rifornimenti alimentari ed altri generi di conforto che vengono stoccati in un magazzino comunitario (foto n°11).
Le due isole più piccole (disabitate) distano circa 40 km dalla principale abitata. Sono solo meta di gite estive
quando le condizioni metereologiche lo permettono (nell'isola per circa 200 giorni all'anno il tempo è inclemente).
Un'isola (17mg a sud-ovest, 10 Kmq) si chiama Inaccessibile, l'altra Nightingale (8,5 mg a sud-est di Inaccessibile) ha una
superficie di 2,5 Kmq. (foto n°2)
La comunità che oggi conta circa 300 persone è stata fondata nel 1816. Nell'isola esistono solo 7 cognomi,
per cui gli incroci tra consanguinei sono molteplici (ma questo argomento sull'isola è tabù).
L'isola, di origine vulcanica, fu scoperta nel 1506 dal marinaio portoghese Tristao d'Acunha, che però non scese
mai nell'isola perchè piena di scogli. Infatti le navi che arrivano gettano l'ancora a largo ed attendono le barchette
a motore degli isolani per scaricare le merci.
Il primo colonizzatore fu il soldato britannico caporale William Glass che, unitamente ad una guarnigione, fu dislocato
nell'isola il 14 agosto del 1816 per impedire qualsiasi via di fuga a Napoleone, esiliato a S.Elena (lontana 2437 km, protettorato britannico).
La guarnigione fu richiamata in patria dopo cinque anni. William Glass, sposato con una sudafricana di colore, decise di rimanere per sempre nell'isola insieme ai numerosi figli.
Per darsi delle regole valide anche per le numerose persone che li si vollero stabilire (olandesi, irlandesi, nordamericani
ed italiani del brigantino "Italia) promulgò una singolare costituzione. In questa costituzione spiccano alcune regole: tutti gli abitanti
sono uguali, ogni cosa viene condivisa e tutti lavorano per la comunità aiutandosi a vicenda.
Attualmente il personaggio che amministra per conto dell'Inghilterra è Brian Baldwin (foto n°8); ha introdotto nell'isola il telefono
satellitare. La sua e-mail viene messa a disposizione degli abitanti, in modo che gli abitanti non debbano aspettare per mesi la posta.
Molte attività, che si possino svolgere con le ombre della sera e della notte sono attive fino a mezzanotte; infatti a quell'ora il Baldwin
spegne l'unico generatore di corrente presente tutte le lampade.
Ogni sabato sera il locale-palestra Prince Philip Hall (foto n°10) si trasforma in discoteca, gli uomini da una parte e le donne dall'altra.
Una curiosità: l'anziano filarmonicista Walter è morto per ictus, è rimasto in vita finchè è durata la scorta di ossigeno.
Come è facile immaginare le relazioni sono difficili da nascondere, anche perchè l'unica via di fuga è il mare!
Il corpo di polizia è formato da 3 persone (foto n°9): non hanno mai fatto multe.
Il villaggio (settlement così lo chiamano gli abitanti) ufficialmente si chiama «Edimburgo dei sette mari»
in onore di Alfred (duca di Edimburgo, che lo visitò nel 1867).
La principale voce economica di esportazione è l'aragosta (genuine Tristan rock lobster) oltre all'emissione di francobolli (una vera rarità
per i collezionisti). Nel centenario del naufragio del brigantino Italia fu emesso un francobollo speciale (foto n°14).
Nel 1961 il monte-vulcano Queen Mary,s Peak fu protagonista nelle cronache mondiali per una eruzione che costrinse gli abitanti a trasferirsi
in Inghilterra (dopo un breve soggiorno in Sudafrica). Questi poterono ristabilirsi con tranquillità nell'isola solo dopo due anni. Fu in
occasione di questa eruzione che i grottammaresi poterono scoprire la storia del naufragio grazie alla penna del grottammarese Annibale Petrelli che per
l'occasione pubblicò sul Messaggero (17 ottobre 1961)un articolo dal titolo "Sei naufraghi grottammaresi sull'isola di Tristan de Cunha".
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Nel 1998 la Confcommercio - delegazione di Grottammare -, con l'entusiasmo
del cav. Tullio Luciani (in collaborazione con l'Associazione "Lido degli aranci",
il circolo velico "LE GROTTE", Bruni Franco, Lillo Olivieri, Ottaviani Pio, Petrelli
Mario e Silvestro Alberto), dà alle stampe un bellissimo libro dal titolo:
LEGGENDA e CORAGGIO della MARINERIA GROTTAMMARESE
Nel libro viene riportato anche il diario del naufragio descritto nel 1930 dal naufrago Agostino
Lavarello (marinaio).
Chi vuol leggere questo toccante diario può scaricarlo.
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Leggenda della foto (le foto moderne sono tratte da FOCUS n.97/2000)
foto n°1: - Copertina del libro «Leggenda e coraggio della marineria grottammarese» edito nel 1998
foto n°2: - Mappa topografica del gruppo di isole Tristan de Cunha
foto n°3: - Disegno dell'isola fatta dal capitano Perasso del brigantino "ITALIA" naufragato
foto n°4: - Foto odierna della zona dell'isola disegnata dal capitano. Da notare la similitudine. (foto n°3)
foto n°5: - Foto del borgo dell'isola fatta dall'alto del monte-vulcano Queen Mary,s Peak, alto 2060 metri.
foto n°6: - Foto aerea dell'isola abitata
foto n°7: - Disegno del brigantino «ITALIA»
foto n°8: - L'attuale amministratore dell'isola: Brian Baldwin
foto n°9: - Il corpo di polizia.
foto n°10: - La discoteca Prince Philip Hall
foto n°11: - Il magazzino dove vengono stoccati i rifornimenti per la Comunità
foto n°12: - Foto del grottammarese Bruno Camillo
foto n°13: - Frontespizio del libro sul naufragio, ed. 1930
foto n°14: - L'emissione postale 1982: centenario del naufragio brigantino "ITALIA"
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© 2000 @ - Lillo da Grottammare