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10 gennaio 2005


Eredità Ottaviani: immobili siti a Grottammare al Comune di San Benedetto?

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Questione sollevata dal capogruppo di Forza Italia Augusto Evangelisti dopo un esposto del prof. Pier Luigi Mecozzi. In dubbio anche la proprietà della Sentina da parte del Comune di Ascoli?
di Giovanni Desideri

Immobili per milioni di euro siti nel Comune di Grottammare sarebbero stati lasciati in eredità al Comune di San Benedetto dall’avv. Giuseppe Ottaviani. Una questione non certo recente, dal momento che il testamento sarebbe stato redatto nel 1866, con la clausola di destinare gli immobili (tra gli altri, Palazzo Sgariglia al paese alto e l’attuale sede dell’ufficio anagrafe e dell’assessorato alla cultura, di fronte al Municipio) alla “Pia Istituzione Costante Maria” per la scuola delle fanciulle povere di Grottammare. In subordine al Comune di San Benedetto.

La questione è stata sollevata dal prof. Pier Luigi Mecozzi tramite un esposto protocollato al Comune di San Benedetto il 2 novembre scorso (protocollo n. 55616) e viene oggi rilanciata dal capogruppo di Forza Italia Augusto Evangelisti, il quale ha indirizzato un’interpellanza al sindaco Martinelli e al presidente del consiglio Giorgio De Vecchis per chiedere un esame della vicenda in commissione bilancio e patrimonio.

Per dirimere la questione Evangelisti chiede l’acquisizione del testamento stesso. Nel frattempo il capogruppo riferisce (anche tramite propri appunti, sebbene non firmati) alcuni passaggi che sarebbero stati ricostruiti dal Mecozzi nella sua lettera. Mecozzi-Evangelisti ipotizzano alcune irregolarità da parte dell’amministrazione di Grottammare. Nel 1976 sarebbero venuti a mancare gli scopi della “Pia Istituzione” (verosimilmente per mancanza di fanciulle povere). A quel punto i beni sarebbero diventati proprietà del Comune di San Benedetto.

“Secondo lo scrivente prof. Pier Luigi Mecozzi – si legge nella nota di Evangelisti – l’amministrazione di Grottammare guidata dal sindaco Massimo Rossi iniziava ad interessarsi sembra in maniera del tutto illegittima chiedendo alla Regione Marche un parere in ordine alla trasformazione del fine istituzionale, parere che non poteva aversi per precisa volontà testamentaria dello steso de cuius (avv. Giuseppe Ottaviani).”

La trasformazione del fine istituzionale della fondazione  sarebbe stata perfezionata con DP n. 63 del 07/05/99. La decisione di espropriare i beni sarebbe stata presa, invece, con tre delibere consiliari, tra il 1994 e il 1995. Anche l’“Associazione Grottammaresi”, secondo Mecozzi-Evangelisti, avrebbe fatto un tale esposto alla Procura di Fermo nel 2000: sembra senza mai ricevere riscontro.

“Queste questioni di proprietà mediante eredità – conclude Evangelisti – andrebbero verificate accuratamente. Si dice anche che la Sentina sia prevalentemente di proprietà del Comune di Ascoli. Ma sarà vero?”


lunedì 10 gennaio 2005, ore 15:27