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(Testo e Musica di A. Papetti)

La cella si aprì in un giorno di neve
E il passo di un uomo era lieve
Le guardie convinte hanno aperto le porte
E il boia accende la morte
Le guardie convinte hanno aperto le porte
E il boia accende la morte

Mi ritrovo a pensare a questa sentenza
E lo Stato è la vera violenza
Ho guardato nel buio senza tremare
E l'anima è pronta a volare
Ho guardato nel vuoto senza tremare
E l'anima è pronta a volare

Ho trascorso vent'anni in quest'Inferno
Per morire in un giorno d'inverno
Oggi la legge è una macchia di sangue
Su questo mio corpo ormai esangue
Oggi la legge è un ruscello di sangue
Su questo mio corpo ormai esangue

Non c'è mai luce fra queste mura
Il sole è soltanto tortura
L'hanno chiamata pena esemplare
Ma il nome è vendetta legale
L'hanno chiamata pena esemplare
Ma è solo vendetta sociale

Non ho il coraggio di pensare a mia madre
Nei suoi occhi il dolore è all'altare
Ho provato a cambiare non ci sono riuscito
Ma non credo di avere tradito
Ho provato a cambiare non ci sono riuscito
E non credo di avere tradito

Non ho rancore per questi fatti
Il silenzio è scritto negli atti
È scritta nel vento in un giro di sorte
Una legge che decreta morte
È scritta nel vento in un giro di sorte
Una legge che decreta morte

La speranza morì in un giorno di neve
E il passo di un uomo era lieve
Nel braccio del Texas hanno aperto le porte
E il boia accende la morte
Nel braccio del Texas hanno aperto le porte
E il boia accende la morte

Signori il potere verrà mai giudicato
Perché uccider non è più reato
Signori il potere verrà mai giudicato
Perché uccider non è più reato
Signori il potere verrà mai giudicato
E uccider non è più reato

LE IMPRESSIONI di LILLO



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