Primo FESTIVAL NAZIONALE delle ERBE e dei PRODOTTI NATURALI

1° CONCORSO NAZIONALE
IMMAGINI e PAROLE: per godere la Natura

2° nella sezione "singole persone".

Tema scelto da me: la foglia

[perchè questa scelta ?] Prefazione
Siamo abituati per cultura occidentale ad osservare con distacco ciò che ci circonda, come se la scena fosse un sipario su cui scorre il film della Natura. Gli orientali, in particolare i cultori dello zen, entrano in simbiosi con i fenomeni anche semplici della Natura, e quindi riescono ad esprimersi anche attraverso in queste forme poetiche (Haiku).
L'haiku ( HAI: viandante - KU: poesia) è un breve componimento di tre versi in cui la Natura è l'elemento per riflettere, per esternare uno stato d'animo o un pensiero.
L'haiku tradizionale segue 3 regole: deve essere di 3 versi (strutturata con 5-7-5 sillabe), avere un riferimento alla Natura ed essere collegato ad una considerazione antropomorfica (personale o in generale).

L'immediatezza e la brevità del componimento riescono a rallentare il flusso delle immagini che scorre intorno a noi, si riesce a catturare l'attimo fuggente della scena vissuta ed a riverberare i colori, le immagini e i movimenti nella mente del lettore.
L'autore trasmettere le sue sensazioni al lettore utilizzando soprattutto similitudini e metafore tratte dall'immenso poema della Natura i cui protagonisti sono il vento, il mare, le farfalle, i fiori, il sole, la luna, i colori delle stagioni, ecc.

Tra i poeti di haiku contemporanei vi è in atto una ricerca di superamento dei rigidi limiti sillabici, che indubbiamente rappresentano una forma di costrizione, nel tentativo di accentuare l'immediatezza. Nei paesi anglosassoni l'haiku ha avuto nel secolo appena concluso una straordinaria diffusione: autori come Ezra Pound, William, Carlos Williams, Wallace Stevens e Conrad Aiken hanno composto haiku.
Percepibile l'influsso degli haiku anche in qualche autore francese, come in Guillame Apollinaire, Paul Claudel. Blaise Cendrars e Paul Cocteau.
Tra gli italiani: Salvatore Quasimodo
ED È SUBITO SERA
Ognuno sta solo sul cuor della terra,
trafitto da un raggio di sole:
ed e subito sera.

AMEN PER LA DOMENICA IN ALBIS
Non m'hai tradito, Signore:
d'ogni dolore
son fatto primo nato.


e anche il nostro Ungaretti del primo periodo avvertì le suggestioni dell'haiku. Famose le:
MATTINA - da L'ALLEGRIA - da NAUFRAGI
M'illumino
d'immenso

SOLDATI - da L'ALLEGRIA - da GIROVAGO
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.
  • Si sono specchiate le une alle altre
    le foglie, che cadendo,
    mi sfiorano.

  • Quel sottile disagio
    quando cadono le foglie.
    ... e poi ancora silenzi.

  • Sfilar foglie come guanti
    ed accumular ombra su ombra.
    Così suona il tempo !

  • Un fruscio delle foglie.
    Un’omelia sonora
    che libera l’anima.

  • Vive fuggendo
    dalla chioma.
    Libertà di una foglia.

  • E il vento smazza foglie
    in frenetica danza.
    Chi può imitarlo ?

  • Non ci sono sentieri per raggi,
    che, accartocciandosi, si aggirano
    sul tappeto di foglie secche.

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    © 2005 @ Haiku di Lillo da Grottammare