In un giorno triste di Dicembre 2006 per ricordare «L'antico molo di Grottammare»

Pagina parzialmente e volutamente censurata !
Io, Lillo Olivieri mi sono imposto asetticamente di esporre i fatti storici così come saranno consegnati al "ludibrio" dei posteri.
Come grottese/grottammarese (di nascita) quei scogli, oltre che ai ricordi d'infanzia rappresentavano "un documento della storia di Grottammare".
Il canonico G.B.Mascaretti nel 1865 scrisse un libricino «Memoria sul sasso di San Niccola al Mare in Grottammare», in occasione della costruzione della linea ferroviaria. Lo scoglio che conteneva i ruderi di una vecchissima chiesa fu distrutto perchè «...riusciva d'impaccio».
Nello stesso anno il Mascaretti pubblicò un altro libricino “Breve Memoria sull’antico molo di Grottammare». Scriveva: «... e qui non è duopo di lambiccarsi il cervello per determinare che cosa mai s’intendesse per questo Porto al Bosi allogato; perché dinanzi a Grottammare esiste una scogliera artefatta, della quale una porzione è ricoperta da ghiaje, e s’interna il resto nel mare per circa 50 metri, e questa scogliera ci fa sicuri che si trattava di un vero Porto...(Nel primo scoglio della parte della nostra scogliera, che trovasi coperta di ghiaje sul lido, scorgesi una colonnetta da ormeggio).». c'è ancora questa «colonnetta da ormeggio» ?
In definitiva il Mascaretti era convinto che il contratto del 1299 (da me fotografato alla fine del 1990 a Fermo e qui sotto parzialmente riportato) sul rifacimento del porto commissionato al Bosi si riferisse a questa zona e a questi manufatti.
pergamena del 1299
Proposta
Invito tutti coloro che hanno scritti o foto riguardanti questi scogli (che testimoniano la loro "visibilità") a darmene copia (e-mail: olivieriap@infinito.it, specificando all'oggetto «antico molo»).
Come esempio riporto in questo sito la bellissima pagina di Pierluigi Fonzi ha scritto nei giorni scorsi dal titolo «Addio filarella».
Tutto il materiale raccolto, emulando il Mascaretti, sarà tramandato ai posteri attraverso una pubblicazione che l'Amministrazione Comunale dovrà pubblicare per redimersi da questo gravissimo attentato alla "memoria grottese".
(clicca sulla foto per ingrandire)
Guarducci: Progetto di un porto a Grottammare - 1865 scoglio di San Niccola prima della distruzione dal libro di G.Speranza - 1889 foto inizi del '900 foto inizi del '900 foto inizi del '900 foto di qualche anno fa

Documentazione storica sull’antico molo situato a Grottammare
tra lo chalet “Stella Marina” e lo chalet “California”



Archivio di Stato di Fermo, Fondo Diplomatico n. 1645 H
Gennaio 1299, Fermo

Instrumentum conventionis Civitatis factae cum fabro murario pro fabbricando portu ante Castrum Gryptarum. Magister Alexander Bosi de Mola de Civitate Jenua sua bona, plena, et gratuita voluntate, non vi etc. promisit, convenit, et per solemnem stipulationem pactum fecit D. Princivallo Joannis de Firmo Sindico Communis Firmi etc., et pro ipso Comune recipienti, laborare, et laborari facere in Portu, et ad Portum Civitatis Firmanae sito, et situm ante Castrum Gryptarum ad mare hinc ad duos annos... Et omnia, et singola per eum gerenda utilia, et opportuna ad agumentum, constructionem, actuationem, commodum, et utilitatem dicti Portus bene recte, fideliter, et legaliter facere, exercere, et operari facere bona fide...

Archivio di Stato di Ancona, Manoscritto Ferretti, vedi A. Silvestro, F. Marcucci “Documenti sulle fortificazioni pontificie del litorale marchigiano” Acquaviva Picena 2000:
Le Grotte a Mare (fogli 612-613-614) anno 1614

...sotto alla detta terra vi è una scogliera di sassi nel mare al paro dell’acqua che è lunga c.a 50 passi et si stende da Greco a Libecci che è fra settent.ne o Oriente, ma con cattivo tempo non vi si potrebbe salvar alcun vascello per la grande ? del mare se non fosse tirato a terra.

Appendice dell’Anonimo Tennacriano in Eugenio Lorenzo Polidori “Opposizioni alla Cupra Marittima”, Osimo 1783, vedi V. Rivosecchi, “Percorsi della Memoria”, Grottammare 1994:
... Questa torre guarda di rimpetto nel basso del lido i smisurati macigni, ruderi, breccioni, e quel lungo braccio, che a fior d’acqua si estende dentro il mare, il quale infallibilmente ci ricorda il famoso porto dell’antica Cupra Marittima, restatogli il nome di Molo...

“Relazione di Alessandro Belmonte Ispettore di Sanità alla sinistra di Ancona”, vedi M. L. De Nicolò “La costa difesa”, Fano 1998:
anno 1821
...l’ufficio ed abitazione del sig. commissario di Sanità è nel paese basso vicino al mare, in cui a non molta distanza dagli scogli di San Nicola evvi una scogliera artificiale lunga e poco più alta del dell’acqua, che doveva servire di riparo per formarvi un porto.

J. W. Norie, “Il pilota pratico del mare Mediterraneo” vol. III, Napoli 1821, vedi A. e S. Silvestro “Da Ancona a Napoli via Grottammare”, Grottammare 1991:
...tre miglia più in là La Grotta avanti la quale vi è una specie di molo...

G. B. Mascaretti, “Breve Memoria sull’antico molo di Grottammare”, Ripatransone 1865, vedi V. Rivosecchi, “Grottammare percorsi della Memoria”, Grottammare 1994:
... e qui non è duopo di lambiccarsi il cervello per determinare che cosa mai s’intendesse per questo Porto al Bosi allogato; perché dinanzi a Grottammare esiste una scogliera artefatta, della quale una porzione è ricoperta da ghiaje, e s’interna il resto nel mare per circa 50 metri, e questa scogliera ci fa sicuri che si trattava di un vero Porto... (Nel primo scoglio della parte della nostra scogliera, che trovasi coperta di ghiaje sul lido, scorgesi una colonnetta da ormeggio).

Ulisse Guarducci, “Progetto di un porto a Grottammare”, Bologna 1877, vedi Vincenzo Galiè, “L’apocalittica frana di Grottammare del 1451”, Pollenza 1995:
Progredendo sulla spiaggia in direzione meridionale, oltrepassato di poco il fosso di Santa Lucia, si stacca dalla spiaggia un vestigio d’antica scogliera facente angolo acuto con la spiaggia progredente e internatesi nel mare poco più di 50 metri... Le vestigia che si riscontrano della vecchia sassaia, mi sono argomento e indizio che fu in altri tempi progettato un porto in tal luogo.

G. Speranza, “Guida di Grottammare”, Ripatransone 1889:
... (Il porto) era formato di una insenatura entro il colle della Madonna degli Angeli, che più si protende sul mare. Alla sua punta nord-est vi facevano schermo due grandi massi di compatta puddinga, dilamati dal monte quando il mare ne flagellava la base... Così avevasi un ricovero dalle tempeste tra l’insenatura e il protendersi di quei massi sul mare per oltre 80 metri; oltre questi proseguiva a prolungare il riparo una scogliera artificiale di massi irregolari della stessa puddinga, raccolti all’intorno dagli avanzi delle frane già nominate... Quella scogliera artificiale non fu certo romana, e per non aversene memoria, e perché non poteano i romani curare quel luogo dove non eran città, ma popolazioni disseminate in piccole borgate fino agli ultimi tempi della repubblica... Neppure quella scogliera poteva essere opera medioevale, perché i pochi mezzi di quel tempo, e le turbolenze continue, ed altre ragioni impedivano che vi si potesse pensare. Non infine opera di Fermo nel 1299, perché il contratto allora stipulato suppone il porto già esistente... Quindi convien conchiudere, anche per la rozzezza della scogliera, che a migliorare il ricovero naturale de’ due massi suddetti, essa fosse aggiunta quasi contemporaneamente al tempio di Cupra per servizio delle popolazioni Cuprensi dagli Umbro-Toschi, i quali ultimi vanno famosi per la costruzione di porti sul mediterraneo. Ora però nulla resta di quel porto, salvo il fine della scogliera artificiale, quasi del tutto interrata;

1909, Portolano delle coste d’Italia, vedi A. e S. Silvestro “ Da Ancona a Grottammare”:
Grottammare... davanti alla distilleria si scorgeranno grossi scogli sulla spiaggia e qualche scoglietto emergente a pochi metri dalla riva.

Bibliografia minima
AA.VV. Percorsi della Memoria, Grottammare 1994, a cura di Vittorio Rivosecchi. Alberto e Silvia Silvestro, Da Ancona a Grottammare, con Raffaele Pontremoli, pittore di Battaglie. E qualcos’altro ancora, Grottammare 1991. Lillo Olivieri, I porti di Grottammare, in AA. VV., Leggenda e coraggio della marineria grottammarese, Acquaviva Picena 1998. Vincenzo Mascaretti, Carminio Spinucci L’antico porto di Grottammare: realtà o fantasia? in Grottammare e il Cuprae Fanum, Acquaviva Picena 2004. Vincenzo Mascaretti La costa fermana nell’età antica e nel medioevo: porti, approdi, portolani e carte nautiche in AA.VV., Grottammare e dintorni. Percorsi Obbligati, Acquaviva Picena 2005.

Documentazione fotografica sulla distruzione dell’antico molo situato a Grottammare
- fine anno 2006 -

(clicca sulla foto per ingrandire)
progetto 2006 pennello che sostituisce il vecchio molo vista dallo chalet il mostro... in azione

STOP all'erosione marina": così comincia lo scempio del molo antico, pomposamente presentato sul giornalino comunale. Il cittadino viene informato che «...Il progetto di rafforzamento delle scogliere frangiflutti nel tratto prospiciente il centro di Grottammare è stato inserito dal consiglio comunale cittadino nell'elenco annuale e nel Piano triennale delle opere pubbliche, nella seduta straordinaria del 28 marzo,immediatamente dopo il riscontro della disponibilità finanziaria necessaria e a seguito della delega della Regione Marche a progettare ed appaltare l'opera.
Alla stesura record del progetto hanno lavorato i tecnici interni, ingegnere Marco Marcucci e geometra Piergiorgio Butteri, e proprio per l'eccezionalità dell'opera è stato avviato un complesso iter burocratico...
»
Nel Progetto redatto dall'ufficio tecnico comunale non c'è alcun accenno al manufatto storico, nè l'Ufficio progettazione della Regione Marche si accorge della presenza storica del molo vecchio nonostante che il 27 marzo ha l'opportunità di prevedere alcune modiche «...il documento preliminare è stato visionato lunedì 27 marzo 2006 dall'ufficio Progettazione delle opere pubbliche e difesa della costa della Regione Marche, che ha consigliato due lievi modifiche..»
L'investimento finanziario del progetto è di 888.000 euro !

Un passo indietro per capire meglio.
Nel 2005 dopo le mareggiate «...Il Comune quindi appellandosi ad una vecchissima legge dello Stato sulla protezione dell’abitato era riuscito a realizzare l’opera di rafforzamento almeno per tamponare l’emergenza: il risultato ottenuto, come documentano le fotografie in alto, fu visibile in poche settimane, permettendo non solo di proteggere le abitazioni private, ma anche di permettere lo svolgimento della stagione balneare agli operatori....» e noi aggiungiamo, per completezza, che questi lavori di tamponamento sono stati fatti in copresenza del "vecchio molo".
L'intervento del progetto 2006 prevede «...lo smontaggio del pennello esistente a nord (tra lo chalet “Stella Marina” e lo chalet “California”) ed il suo rifacimento in posizione ortogonale alla costa per 80 ml, fino all'incrocio con la scogliera;...».
E qui ci poniamo le fatidiche domande alla Lubrano:
  • Era necessario lo smantellamento del vecchio molo ai fini dell'opera del rafforzamento ? Io credo di no !
    Queste le foto del lavoro finito:
    ..a lavoro eseguito ! ..a lavoro eseguito ! ..a lavoro eseguito !

  • Che fine hanno fatto gli scolgli antichi rimossi, dovo sono stati portati ?
    Forse un giorno salteranno fuori e ... voilà un fantasioso porto antico verrà riscoperto e le alacri Sovrintendenze alle antichità marchigiane allargheranno i parchi archeologici !!!

    Propongo all'Assessorato alla cultura di allestire una elegante bacheca da posizionare sul limite della battigia, contenente:
    1. il libricino «Breve Memoria sull’antico molo di Grottammare» pubblicato nel 1865 del canonico G.B.Mascaretti
    2. il disegno riguardante Grottammare pubblicato dal canonico G.B.Mascaretti sul libro «Memorie istoriche di Grottammare» del 1841
    3. vecchi disegni e vecchie foto (come quelle riprodotte in questa modesta pagina web).

    I Ricordi ci assalgono...

  • La bellissima pagina di Pierluigi Fonzi «Addio filarella»
  • Il rammarico di Alberto Silvestro «Gli scogli di Sisto V»

    Si ringraziano Vincenzo Mascaretti e Carminio Spinucci per la collaborazione data al reperimento e completamento di dati storici e fotografici.
    In questa carta napoleonica (1° foto) della nostra costa, oltre ad essere segnalato il molo è evidente la zona della frana del Colle delle quaglie.
    Altro punto curioso è la foce del Tesino (nel particolare della 2° foto): ha 2 diramazioni. Probabilmente (ma è una mia personale interpretazione) la foce a nord rappresenta lo scarico delle acque usate dal mulino presso la chiesa di S.Martino.
    mappa napoleonica particolare della mappa napoleonica

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